Nella sua “patria” la dieta mediterranea è quasi una sconosciuta. O, meglio, otto italiani su dieci dichiarano di conoscerla, ma, messi alla prova, ben sei su dieci non sanno in che cosa consista e non più di cinque su dieci sanno descriverla correttamente.
Sono alcuni tra gli sconfortanti risultati di uno studio presentato al Congresso nazionale della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), a Genova dal 31 marzo al 2 aprile. L’indagine è stata condotta da ricercatori del Dipartimento di Medicina interna, dell’invecchiamento e malattie nefrologiche dell'Università di Bologna su 314 persone rappresentative della popolazione generale, che hanno risposto alle 33 domande di un questionario messo a punto per indagare le conoscenze e le abitudini alimentari degli italiani.
Ebbene «alla richiesta di definire in maniera precisa che cosa si intende per dieta mediterranea – spiega Massimo Volpe, presidente Siprec – il 55 per cento ha dato risposte errate, per esempio indicando che nella pasta ci sono i grassi, e il 25 per cento non ha saputo rispondere».
Ancora meno conosciuta è la piramide alimentare, che dovrebbe guidare la scelta quotidiana dei cibi perché indica le quantità dei diversi nutrimenti che si dovrebbero assumere: il 57 per cento degli intervistati non sa proprio che cosa sia, il 40 per cento ha dichiarato di conoscerla e il 3 per cento è rimasto incerto. Un italiano su due sa collocare gli “alimenti-cardine” (sa cioè che alla base della piramide ci sono frutta, verdura e cereali) e riconosce i cibi più sani; ma c'è anche un preoccupante 5 per cento che “inverte” la piramide indicando gli alimenti grassi come base dell'alimentazione quotidiana e un altro 45 per cento che non sa proprio che cosa rispondere.
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